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Addio alla tendopoli dei senza fissa dimora di viale Pretoriano, nei pressi della stazione Termini di Roma. L’operazione, disposta dalla prefettura, è scattata questa mattina: sul posto carabinieri, polizia e agenti della polizia locale.

Circa trenta le tende smantellate lungo le Mura Aureliane, e una quarantina le persone che vi abitavano, quasi tutti stranieri e senza documenti. La maggior parte è stata accompagnata agli uffici per l’identificazione. Chi ne aveva diritto e ha accettato è stato preso in carico dalla Sala Operativa Sociale del Campidoglio, e avviato nel circuito di assistenza. Una operazione pianificata per tre mesi e che si è svolta, a quanto riferito dalle istituzioni, senza criticità. Ma ora il sindaco di Roma Roberto Gualtieri rivolge un appello al governo: “E’ fondamentale – dice – che sostenga con risorse aggiuntive gli interventi necessari a garantire concretamente il diritto all’abitare e all’accoglienza”. L’area della Stazione Termini è un punto critico della città, anche per via del gran numero di persone senza fissa dimora che vi gravitano attorno.
Qualche giorno fa Federalberghi indicò “tra le cause del degrado della zona” la presenza della storica struttura di accoglienza della Caritas, suscitando la reazione dell’ente di volontariato: “E’ immorale affermarlo – commentò il direttore Giustino Trincia – Non c’è contrapposizione tra accoglienza dei poveri, esigenza di maggiore sicurezza e tutela dei legittimi interessi economici”. La situazione era comunque da tempo sotto la lente del Comune anche perchè la tendopoli si era allargata dopo l’allontanamento dei senza fissa dimora da un vicino sottopassaggio.

ANSA


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