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La Regione Lazio si prepara a lanciare un ambizioso progetto di ricostruzione delle spiagge di Ostia, colpite dall’erosione costiera. Con un investimento di quasi 5 milioni di euro, il piano prevede il rilascio di oltre 190mila metri cubi di sabbia sul litorale di Ostia Ponente e nei pressi del Canale dei Pescatori.

Il processo di “ripascimento”, come viene definito tecnicamente, utilizzerà sabbia proveniente da diversi giacimenti, compresi quelli alla foce del Tevere e nei fondali del Porto di Ostia. Tuttavia, l’operazione non è priva di complicazioni: la presenza di ordigni bellici nella zona ha limitato il prelievo di sabbia da alcune aree.
Il progetto prevede il trasferimento delle sabbie prelevate sulle spiagge di Ostia Ponente e in altre zone strategiche lungo il litorale. Tuttavia, sorgono interrogativi riguardo ai costi e alla sostenibilità del piano, specialmente considerando che operazioni simili in passato hanno avuto esiti deludenti.
In particolare, un precedente intervento simile a Ostia levante nel 2012 si rivelò inefficace nel lungo termine, con la sabbia rimossa dalla spiaggia dopo appena due mareggiate. L’assenza di barriere naturali ha compromesso gli sforzi di lotta all’erosione, sollevando dubbi sulla validità del nuovo progetto.
Al di là delle sfide tecniche, sorgono interrogativi anche sul coordinamento tra enti e sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. È cruciale che ogni fase del processo venga attentamente monitorata per garantire risultati duraturi e sostenibili.

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