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Il sindaco commissario Roberto Gualtieri ha annunciato che il termovalorizzatore di Roma, un’opera possibile grazie ai poteri commissariali previsti per il Giubileo, non sarà pronto per l’Anno Santo. La data massima per il completamento dell’impianto, che tratterà 600mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati, è prevista per la fine del 2026. Saranno poi necessari ulteriori mesi per farlo entrare a regime.

Gualtieri ha ribadito che, nonostante le tempistiche, la città è incline a accelerare il processo, ma il limite massimo rimane il 2026. Il sindaco ha esposto la situazione durante l’assemblea generale di Unindustria alla Nuvola dell’Eur, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per la gestione dei rifiuti nella capitale.
L’iter per la costruzione del termovalorizzatore è stato avviato grazie ai poteri commissariali del sindaco, ma l’opera non sarà pronta per il Giubileo. Gli abitanti di Roma dovranno aspettare fino al 2027 per vederla in funzione.
Gualtieri ha difeso la scelta di realizzare il termovalorizzatore, sottolineando che attualmente la città paga altri centri per trattare i rifiuti e produrre energia. Ha definito la decisione “di buon senso”, evidenziando che l’impianto utilizzerà tecnologie avanzate a livello mondiale. Non solo produrrà energia, ma le ceneri risultanti diventeranno materiali da costruzione. Con i residui della termovalorizzazione, si creeranno strade e marciapiedi, mentre il biometano prodotto dai biodigestori sarà utilizzato per alimentare i mezzi di Atac.

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