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“Tra le prime cose che faremo ci sarà ripristinare la legalità per l’edilizia popolare e la regolarizzazione delle liste di attesa. Noi dobbiamo occuparci dei più fragili e di chi è inascoltato. Dobbiamo dare voce a quelle persone. In un clima di coesione sociale per non lasciare nessuno indietro per potergli dare una vita dignitosa. E ripenseremo quei casermoni grigi, quei luoghi come Corviale e Tor Bella Monaca. Ripensare quei luoghi dove il degrado colpisce i fruitori dell’edilizia popolare, gli occhi e l’anima. Uno dei pilastri con cui lavorare assieme a Roma Capitale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo nella seduta del Consiglio regionale per la relazione programmatica di inizio mandato. 

“Non sarei mai per buttare giù e ricostruire ma per costruire e semmai poi buttare giù – ha spiegato Rocca -. Serve suolo per farlo, certo, ma l’abbrutimento che porta a vivere in luoghi del genere diventa un imperativo che insieme al sindaco dobbiamo affrontare con soluzioni razionali. Questa è una cosa che dobbiamo fare con Gualtieri, oserei dire mano nella mano, per dare una risposta a tanta bruttezza. E’ una situazione orribile e vivere in quelle case così spersonalizzate non aiuta nemmeno alla cura, lo dice chi per anni ha vissuto nelle case popolari a Spinaceto con sua nonna”.
ansa

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