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Il Municipio VI ha deciso: l’antica città di Gabii deve riaprire al pubblico.  “È un evento unico organizzato interamente dal Municipio per la prima volta nella storia. Ma è anche un’occasione di lancio per le aperture mensili del prossimo 2023” ha detto Nicola Franco, minisindaco delle Torri. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma, titolare della tutela del sito archeologico. 

Il territorio della periferia est di Roma ha sete di cultura e di rivalsa, soprattutto nei confronti di un sito archeologico di notevole importanza come quello di Gabii, a pochi chilometri dall’eco-distretto di Rocca Cencia. A dirlo sono i numeri. Già perché durante lo scorso mese di ottobre, le realtà associative della periferia del Municipio VI hanno organizzato un’apertura straordinaria che ha registrato centinaia di partecipanti. Anche il Campidoglio ha mostrato interesse all’area con un recente sopralluogo e con l’obiettivo di renderlo una meta turistica. Intanto, gli abitanti del versante prenestino hanno chiesto alla Regione Lazio interventi perché diventi una ‘nuova Pompei’. Prima delle feste natalizie il Municipio di viale Cambellotti ha organizzato un’apertura straordinaria preceduta da un convegno con deputati, assessori e docenti universitari il prossimo venerdì, presso il teatro di Tor Bella Monaca.

“L’apertura è una festa di territorio che coinvolge associazioni e comitati. È anche l’occasione per presentare la mascotte del Municipio, ‘Gabino’ – ha concluso Franco – e annunciare le aperture del prossimo anno che vorremo realizzare una volta al mese, con un incremento d’estate”.


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