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Roma. Un’operazione condotta con precisione dai Carabinieri della Compagnia di Trastevere ha portato all’arresto di sei uomini, accusati di aver messo in atto una truffa ai danni di un anziano residente nella zona di Tomba di Nerone, a Roma.

Questa banda, con radici nella provincia di Napoli, orchestrava le sue azioni delittuose da una “centrale telefonica” situata a Casoria, da cui partivano telefonate truffaldine mirate a estorcere denaro e preziosi agli ignari. La vicenda si è svolta con modalità ormai tristemente note: le vittime venivano contattate da truffatori che, fingendosi parenti in difficoltà o incaricati delle poste, convincevano gli anziani a consegnare contanti e valori come pagamento per il finto ritiro di pacchi postali.
La scoperta è giunta a seguito dell’arresto di un individuo lo scorso febbraio, evento che ha permesso di risalire alla rete criminale e alla sua base operativa. Gli approfondimenti effettuati sulla documentazione rinvenuta presso la centrale – cellulari, elenchi telefonici annotati e appunti vari – stanno ora permettendo di indagare su ulteriori possibili truffe realizzate secondo lo stesso modus operandi.
Questo caso sottolinea non solo l’astuzia e la pericolosità delle reti di truffatori che prendono di mira i più vulnerabili ma anche l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastarle. La vicenda serve da monito per aumentare la consapevolezza e la vigilanza, soprattutto tra le persone più anziane, spesso bersaglio prediletto di queste truffe.
Allo stesso tempo, evidenzia l’importanza dell’azione coordinata tra le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine nel tracciare e smantellare le reti criminali che operano con metodi sempre più sofisticati.
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