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Il carcere di Rebibbia a Roma si trova al centro di una grave controversia ai due detenuti morti per gravi problemi fisici in circostanze da chiarire, sollevando questioni critiche sull’assistenza medica e le condizioni di detenzione.

Il primo dei due detenuti morti a Rebibbia, un uomo di 67 anni con problemi cardiaci e diabete, è deceduto dopo una notte di intense sofferenze, mentre il secondo, un settantasettenne con polmonite e insufficienza renale, è spirato la mattina seguente. Questi tragici eventi hanno scatenato una protesta tra i detenuti, che chiedono maggiori attenzioni verso le condizioni sanitarie all’interno dell’istituzione.
Il Garante delle persone private della libertà del Lazio, Stefano Anastasia, ha evidenziato la necessità di un’indagine approfondita sulla tempestività dei soccorsi e sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita. La sua dichiarazione rilancia il dibattito sulla gestione delle emergenze mediche in carcere, dove i detenuti temono per la propria vita a causa delle insufficienti cure disponibili.
La morte di questi due detenuti a Rebibbia non è isolata. La carenza di personale medico e le condizioni spesso precarie delle strutture penitenziarie sono problemi diffusi nel sistema carcerario italiano, come testimoniano i detenuti con il loro appello a non essere abbandonati.
La morte dei due detenuti pone un interrogativo più ampio sull’etica della detenzione di persone con gravi condizioni di salute e sulla crescente tendenza a rispondere ai problemi sociali con l’incarcerazione.
Stefano Anastasia ha annunciato un imminente incontro con i dirigenti della ASL per valutare lo stato dell’assistenza sanitaria a Rebibbia, sottolineando la necessità di qualificare i servizi e di considerare l’incompatibilità delle condizioni di salute gravi con la detenzione, come riportato da Repubblica. Questi eventi richiamano l’attenzione sulla cruciale necessità di riforme nel sistema carcerario, per garantire che la salute e la dignità dei detenuti siano protette, in linea con i principi di umanità e giustizia.
Queste morti si aggiungono agli eventi già preoccupanti che hanno colpito Roma negli ultimi giorni, tra gli altri l’incendio di un ristorante a Talenti per un sospetto Racket nel quartiere.

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