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Partito, ormai due mesi fa, un progetto pilota sull’educazione alimentare frutto di un protocollo di intesa tra la Città Metropolitana di Roma e l’associazione di Promozione sociale Aventia. Protagonisti i ragazzi del Liceo Plauto di Roma a cui è stato offerto un approfondimento delle regole per impostare una efficace alimentazione personale e, successivamente, una fase di valutazione per conoscere il proprio stato nutrizionale.

Un bilancio del progetto è stato fatto oggi a Palazzo Valentini alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e della sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti.

Così ha aperto i lavori il consigliere delegato Daniele Parrucci: “La Città metropolitana da un anno e mezzo è concentrata nel riportare l’attenzione intorno alla comunità scolastica: abbiamo organizzato tante iniziative, come quella di protezione civile al liceo Newton, altre con i Vigili del fuoco sull’importanza dell’ambiente e della sua tutela, ed è in arrivo un altro progetto sull’educazione sessuale”.

Per il sindaco Gualtieri “l’educazione alimentare è fondamentale per una buona salute e una crescita equilibrata: ecco perché questa iniziativa è molto positiva e utile, perché ci ha permesso di raccogliere dati ed elementi indicativi tramite un protocollo che unisce scuola, territorio e istituzioni a tutti livelli”.

Intervenuta anche la sottosegretaria all’Istruzione Frassinetti: “L’educazione alimentare deve diventare un tutt’uno con l’educazione civica. Ci vuole una regia, una sinergia. I prodotti alimentari del nostro paese ce li invidia il mondo per le loro caratteristiche sane, penso all’ olio.
Bisogna contrastare i modelli – continua la sottosegretaria – che arrivano dai social e dalla tv. Poi molti bambini sono obesi: le mense scolastiche sono molto importanti ed è li che bisogna dare l’esempio di cosa mangiare. C’è una cultura che sta dietro a tutto questo che noi promuoviamo con gli istituti agrari e alberghiero. Ci vuole una alleanza tra le istituzioni dal punto di vista educativo ed economico. Abbiamo 166 milioni di fondi Pon e 64 milioni di Pnrr per incentivare questo tipo di educazione. Si può educare all’ alimentazione sana e promuovere i prodotti del territorio, e nel liceo del made in Italy una delle materie affronterà il tema delle filiere”.


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