“Rispetto ad alcune gratuite illazioni espresse ieri da alcuni dirigenti del Pd del Lazio, voglio ribadire che ovviamente io non ho mai espresso critiche o attacchi ad Alessio D’Amato. Sono dieci anni che l’ho scelto come uno dei miei più stretti collaboratori e poi assessore anche contro le opinioni di tanti poveri ipocriti che oggi lo utilizzano.
Sono anni che lavoriamo gomito a gomito sulla sanità. Il mio unico obiettivo da sempre è costruire una coalizione la più ampia possibile e vincere. Questo si ottiene con il confronto plurale e solidale non con i dicktat o le imposizioni per scegliere in piena libertà e autonomia la candidatura che insieme si riterrà più competitiva. L’unità è il sentimento prevalente di tutto l’elettorato del centrosinistra ma l’unità va costruita, non imposta. Vorrei dunque consigliare ad alcuni professionisti della sconfitta di tacere perché fanno solo danni, producono divisioni e poi sconfitte e poi copiose analisi sul perché abbiamo perso. Ora è il tempo delle scelte.
Bisogna farle con spirito unitario e nelle forme più utili a costruire le condizioni per la vittoria cosi come è stato in questi ultimi 15 anni“. Lo scrive il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, su facebook. Intanto il leader di Azione Carlo Calenda scrive: “Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D’Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per il Terzo Polo. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell’emergenza”. Così su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. “Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie che parlino a mondi diversi e a programmi inclusivi. Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare“, ha concluso Calenda sottolineando che in Lombardia il “ticket Moratti-Cottarelli sarebbe perfetto”.
ANSA
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