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A Roma, un ondata di rapine seriali ai danni di camionisti e tassisti ha seminato terrore nelle strade della Capitale, culminata nell’arresto di un 32enne, già detenuto per crimini simili.

Le vittime, dopo aver vissuto momenti di autentico terrore, hanno riconosciuto il loro aggressore grazie ai distintivi tatuaggi visibili sulle foto segnaletiche fornite dai Carabinieri della Stazione di Roma San Basilio. L’uomo, armato di coltello, aveva messo a segno almeno due rapine evidenziando un modus operandi spietato: costringeva le sue prede a portarlo in giro per la città sotto minaccia per poi derubarle dei loro beni e sparire nella notte.
Il primo episodio si è verificato a novembre dello scorso anno, quando un camionista in sosta è stato sorpreso e minacciato. L’aggressore si è fatto portare fino a via Tuscolana, dove ha derubato l’autista del palmare aziendale prima di dileguarsi. Pochi giorni dopo, utilizzando lo stesso approccio intimidatorio, ha preso di mira un tassista, costringendolo a dirigersi verso San Basilio e Via di Tor Cervara per poi rapinarlo del denaro contante e dello smartphone.
Dopo mesi di indagini e grazie alla determinazione delle forze dell’ordine, i tatuaggi dell’aggressore sono diventati la chiave per la sua identificazione definitiva. Ora l’uomo si trova a dover rispondere di ulteriori reati di rapina aggravata, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua già complessa posizione giudiziaria. Questo caso mette in luce la vulnerabilità di coloro che lavorano nelle strade della città e la necessità di garantire maggiore sicurezza per tutti i lavoratori notturni.
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