Roma: L’allarme è stato lanciato da Coldiretti, evidenziando le significative perdite economiche subite dai coltivatori a causa dei danni provocati dagli ungulati, in particolare dai cinghiali.

Le amministrazioni locali hanno tentato di affrontare il problema attraverso ordinanze e misure di controllo, ma i risultati finora ottenuti sono stati deludenti. La consigliera regionale Michela Califano ha proposto un tavolo tecnico presso la Regione Lazio per affrontare questa emergenza, spostando l’attenzione dal livello comunale a quello regionale. In particolare, Califano ha sottolineato l’urgenza di trovare soluzioni concrete per il comune di Fiumicino, dove l’allarme è particolarmente elevato.

La presenza sempre più ravvicinata degli animali selvatici all’abitato urbano è dovuta anche alla loro ricerca di cibo tra i rifiuti, che esercitano un’attrazione irresistibile. Questo comportamento è particolarmente evidente nei cinghiali, che hanno imparato a frequentare le aree urbane alla ricerca di cibo facile. Anche i lupi, provenienti dai monti della Tolfa e dalla riserva nazionale del Litorale Romano, sono stati avvistati sempre più frequentemente nelle zone urbane.

Le misure adottate finora dai comuni, come la sorveglianza speciale delle strade più frequentate dagli ungulati, si sono rivelate insufficienti per proteggere le coltivazioni agricole locali. È necessario un intervento coordinato a livello regionale, coinvolgendo le organizzazioni sindacali e gli enti territoriali, per trovare soluzioni efficaci e concrete.

È importante che la politica ascolti le preoccupazioni delle categorie economicamente danneggiate e agisca tempestivamente per proteggere il settore agricolo della regione. La situazione non riguarda solo Fiumicino, ma anche altri comuni della provincia a nord della Capitale, che devono affrontare sfide simili legate alla gestione della fauna selvatica.

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