Roma respira a fatica: il panorama inedito della crisi dell’aria

Il cuore di Roma, intriso di storia e cultura, è oggi minacciato da un nemico invisibile: l’inquinamento atmosferico. Il report di Legambiente “Mal’aria di città 2024” ha rivelato uno scenario inquietante, catapultando la Capitale italiana tra le peggiori per la media di biossido di azoto (No2) nell’aria. La città eterna soffre, e le vie trafficate testimoniano un problema che va oltre il caos automobilistico.

I dati presentati da Legambiente sono un grido d’allarme, dipingendo un quadro preoccupante della salute pubblica. Il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, definisce la situazione come un “grido incontrovertibile sulla salute della cittadinanza”. La Capitale è colpita da un problema persistente di inquinamento, evidenziato anche dalle recenti rilevazioni dell’Arpa e dal blocco parziale del traffico durante il weekend scorso.

L’approccio di Legambiente è netto: Roma ha bisogno di un cambiamento radicale per migliorare la qualità dell’aria. La proposta comprende soluzioni audaci come una zona a traffico limitato nella fascia verde, una congestion charge, l’adozione di mezzi di trasporto ecologici e la promozione di aree a velocità ridotta, come le Città 30. Un appello diretto al governatore Rocca e al sindaco di Roma Gualtieri chiede un impegno congiunto per ridurre le emissioni inquinanti e limitare l’uso eccessivo di veicoli inquinanti.

L’Europa, con le sue nuove direttive vincolanti entro il 2030, pone ulteriori sfide a Roma. La riduzione del 37% di No2 è un obiettivo ambizioso, ma necessario per garantire un futuro più salubre per i residenti. La crisi dell’aria a Roma è una storia inedita che richiede una risposta immediata e collettiva. L’inquinamento non è solo un problema ambientale; è una minaccia alla bellezza e alla salute della Città Eterna.

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