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Era ai domiciliari a Catania, Angelo Campione, per un cumulo di pene e con una condanna residua da scontare di 23 anni. Irreperibile dal febbraio 2023, dopo aver ferito al piede con un colpo di arma da fuoco il gestore di un chiosco nel quartiere di Librino.

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, con l’ausilio dei militari della Compagnia di Roma Monte Sacro, hanno arrestato nella Capitale i latitante, 38enne, all’uscita da un B&B di via di ponte Mammolo, in zona Pietralata, dove aveva trovato rifugio. Ora è rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

 

I fatti che portarono alla condanna

Il ferimento, che portò anche alla sospensione per sette giorni della licenza dell’esercizio commerciale, sarebbe stato commesso per futili motivi. Da una prima ricostruzione, dopo che l’uomo aveva avuto un diverbio con un altro avventore e aveva estratto la pistola, il gestore, temendo gravi conseguenze, lo avrebbe invitato ad allontanarsi dal luogo, venendo per questo motivo raggiunto dal colpo di arma da fuoco. I carabinieri raccolsero elementi di colpevolezza a carico di Campione e recuperarono l’arma, una pistola semiautomatica calibro 9 x 21 mm risultata rubata a Cardeto (Reggio Calabria) l’8 febbraio 2022, che fu trovata in un palazzo di Librino.
Campione il 24 maggio scorso a Catania, dopo essersi accorto che i carabinieri lo stavano pedinando, avrebbe abbandonato l’autovettura che aveva noleggiato ed aveva fermato un’altra macchina in quel momento in transito, costringendo sotto minaccia il conducente ad aiutarlo a sottrarsi alla cattura.

I militari, su delega della Procura della Repubblica, hanno eseguito nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 21 marzo scorso dal gip del Tribunale di Catania per lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. 


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