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Anche quest’anno la Delegazione in Italia del Governo della Catalogna torna a celebrare la festa di Sant Jordi, sul modello di quanto avviene in Catalogna il 23 aprile, in collaborazione con l’Associazione “Librerie di Roma”, la rete che riunisce le librerie indipendenti della capitale italiana, la “Torino che legge”, l’iniziativa del Comune di Torino per promuovere la passione per la lettura in biblioteche, librerie, scuole e centri culturali e “La Via dei Librai”, il festival del libro e della lettura che raggruppa più di 50 librerie nel cuore del centro storico di Palermo.

L’iniziativa della Delegazione ha ricevuto i patrocini dei Comuni di Roma e Napoli.

In totale, parteciperanno 65 librerie in città di tutta Italia, tra cui, spiccano Roma, Torino e Napoli.
Domani 22 aprile chi deciderà di acquistare un libro di un autore catalano in una delle librerie aderenti riceverà in omaggio una rosa e una sorpresa. Tutto nasce dalla leggenda medievale di Sant Jordi. A Montblanc, nella zona di Tarragona, un drago terrorizzava e uccideva gli abitanti che decisero di sacrificare una persona al giorno, scelta a sorte, offrendola al mostro per placare la sua fame. Quando toccò alla figlia del re, intervenne Sant Jordi, che in sella al suo cavallo bianco, trafisse il drago, salvando la principessa. Dal sangue del mostro spuntò un roseto da cui il cavaliere colse un fiore da donare alla fanciulla. Un gesto che si ripete ancora oggi tra tanti innamorati. Al dono delle rose si è aggiunta, dagli anni Venti del secolo scorso, anche la consuetudine di regalare un libro. Questa tradizione è all’origine della proclamazione da parte dell’Unesco, nel 1995, della Giornata mondiale del Libro, proprio il 23 aprile, data che coincide con la morte di due grandi autori come Cervantes e Shakespeare.

ANSA


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