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Un detenuto ha tentato un’evasione fingendo un malore e facendosi portare in ospedale. Ma all’arrivo al Pertini, ha provato a scappare divincolarsi dai medici. A bloccarlo gli agenti della polizia penitenziaria che lo hanno fermato poco prima dell’uscita. È quanto successo due giorni fa. Protagonista un detenuto sottoposto al regime penitenziario di “alta Sicurezza” vicino alla ‘Ndrangheta.

A darne notizia il coordinatore regionale Ciro Di Domenico della Fp Cgil polizia penitenziaria: “Erano circa le 18 e dopo ore di visita il detenuto ha tentato la fuga pensando di approfittare di un momento di calma. Grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria del nucleo cittadino traduzioni e piantonamenti di Roma, il tentativo di evasione è durato poche decine di metri. È stato ammanettato di nuovo e ricondotto in carcere a Regina Coeli”.

Mirko Manna Fp Cgil nazionale per polizia penitenziaria, aggiunge: “Nonostante l’organico ridotto all’osso e le pretestuosità di certi malori con conseguenti tentativi di evasione, anche questa volta il personale di polizia penitenziaria non si è fatto trovare impreparato. Questo lo si deve solo al senso del dovere della Polizia Penitenziaria che continua a garantire la sicurezza dei cittadini mentre i vertici dell’Amministrazione penitenziaria sembrano essere interessati di più alle stanze da arredare per l’arrivo del nuovo capo Dap”.

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