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A Roma scoperto un giro di prostituzione. Un centro massaggi era stato trasformato in un luogo a luci rosse. Appartamenti con tanto di vasche idromassaggio, docce emozionali, lettini e stanza per appartarsi e fare sesso. Tutto a pagamento, dai 30 euro per un massaggio con “l’aggiunta” finale fino ai 200 pure una notte di sesso. A soddisfare i tanti clienti, dai 18 ai 70 anni, ragazze cinesi arrivate a Roma con il sogno di trovare lavoro e farsi una vita e costrette invece a prostituirsi.

A sgominare il giro d’affari illegali sono stati i carabinieri di piazza Dante che hanno arrestato una 51enne cinese, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Ad aiutarla un amico, un uomo di 43 anni cinese, arrestato per resistenza a un pubblico ufficiale. Lui, secondo l’accusa, avrebbe però preso anche parte al reclutamento e allo smistamento della clientela.

Il blitz è scattato quando i militari hanno perquisito un appartamento in via Marsala, a due passi dalla stazione Termini. Qui hanno trovato la 51enne cinese. L’uomo, invece, è stato bloccato in piazza Vittorio Emanuele, ha tentato di divincolarsi, colpendo i carabinieri.

Proprio nel momento dell’accesso nell’appartamento di via Marsala è stato sorpreso un cliente che aveva consegnato il denaro alla cinquantunenne per poi appartarsi con un’altra donna. I carabinieri hanno quindi sequestrato l’appartamento di via Marsala, 10 telefoni cellulari utilizzati dalla donna cinese con i numeri dei clienti e delle ragazze che faceva prostituire e 3.300 in contanti.La donna e l’uomo sono stati condotti in carcere, a seguito della quale il tribunale di Roma ha disposto per lui la permanenza in carcere e per lei gli arresti domiciliari.


Denunciato uno skipper, percepiva anche il reddito di cittadinanza

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