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Non è stato possibile ricostruire gli spostamenti di Mattia Toson la sera del 30 gennaio in cui il 18enne Thomas Bricca è stato assassinato con un colpo di pistola alla fronte esploso da una coppia in sella ad uno scooter nel centro storico di Alatri (in provincia di Frosinone). I carabinieri del Racis incaricati di esaminare il contenuto del suo smartphone non sono riusciti a determinare gli spostamenti attraverso le coordinate Gps che vengono memorizzate sull’apparato. È un elemento che gli inquirenti ritengono comunque interessante: perché Mattia Toson ha sempre sostenuto, nel corso degli interrogatori, di avere tenuto il cellulare acceso tutta la sera del 30 gennaio. Ma per i carabinieri lo smartphone era spento e per questo non ha memorizzato gli spostamenti.
Per l’assassinio di Thomas Bricca sono indagati Mattia Toson ed il padre Roberto, sospettati di essere sullo scooter T-Max nero che la sera del delitto raggiunse la zona del Girone e da lì vennero esplosi tre colpi di pistola verso un gruppo di ragazzi, tra i quali c’era la giovane vittima. Gli inquirenti ritengono che Thomas sia stato ucciso per uno scambio di persona: indossava un giubbino bianco simile a quello indossato dal giovane nordafricano che viene ritenuto il vero bersaglio della spedizione. Il movente è da ricercare nelle zuffe avvenute nei giorni precedenti tra alcuni componenti del gruppo di giovani ed i Toson.

ansa


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