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Un anno e mezzo di lavori circa per rinnovare il quadrante che si sviluppa intorno alla stazione Trastevere, con la riqualificazione del piazzale antistante e del sottopasso, la costruzione di nuove pensiline sulle banchine e l’apertura di due nuovi accessi, uno adibito ai pedoni da via Portuense e uno per le vetture e le biciclette da via del Fornetto.

Il progetto che il Comune di Roma porta avanti in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana è stato possibile grazie a un investimento di 8 milioni di euro, un pacchetto di interventi che mirano a rendere la stazione Trastevere un punto strategico non solo per il quadrante Monteverde nuovo-Gianicolense-Marconi, ma per tutta la città. Specialmente in vista del Giubileo.

Secondo gli studi e i dati raccolti da Rfi, infatti, nella nuova stazione potrebbero transitare giornalmente circa 51.000 persone (attualmente sono 39.000) e tramite i nuovi accessi aumenterà del 50% il bacino di utenti che nell’arco di 15 minuti potrà raggiungere la stazione a piedi, richiamando l’obiettivo “Città dei 15 minuti” portato avanti durante la campagna elettorale del sindaco Roberto Gualtieri.

Il progetto è stato presentato ai cittadini giovedì sera nel Drugstore Museum di Portuense dall’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, dal collega alla mobilità Eugenio Patanè, dai presidenti dei due Municipi coinvolti (XI e XII), Gianluca Lanzi ed Elio Tomassetti, e dal responsabile di ingegneria e investimenti stazioni di Rfi, Antonello Martino. I lavori verranno divisi in due fasi, e i fondi “spacchettati” in 5 milioni per la riapertura, la riqualificazione e il prolungamento del secondo sottopasso che porta alla stazione, 1,3 milioni dedicati alla riqualificazione delle aree esterne e l’apertura di un nuovo accesso sul fronte sud della stazione, 1,7 millioni per la realizzazione delle nuove pensiline sulle banchine 3 e 4.

“La prima fase partirà tra qualche mese, entro l’estate del 2023, e prevede la creazione del nuovo accesso pedonale e carrabile verso Marconi da via Portuense, un intervento che riqualificherà l’intera stazione – ha detto alla platea – La seconda fase avrà un impatto ancora più importante, perché prevede l’allargamento di via Portuense sino a piazzale della Radio sfruttando i sedimi di Ferrovie dello Stato. L’ idea è quella di allargare la Portuense sino a piazzale della Radio e costruire una grande promenade che permetta di entrare direttamente in stazione”.

Nella prima fase dei lavori, dunque, oltre alla realizzazione di un accesso pedonale da via Portuense e un accesso carrabile e ciclopedonale da via del Fornetto, sarà realizzata un’area di Kiss&ride (zona di sosta breve) e stalli per persone a mobilità ridotta che permetteranno di giungere direttamente sulle banchine della stazione. La seconda prevede invece la realizzazione del boulevard verde e ciclo-pedonale, un parco verde lineare e l’allargamento di via Portuense e via Pacinotti fino a piazzale della Radio.

“Questo è un intervento importantissimo – ha detto il presidente Lanzi – La stazione risale agli inizi del ‘900 era ed è rivolta verso una parte della città, per raggiungerla lato Marconi dobbiamo prendere autobus o auto: non sarà più così. Con questo intervento chi abita nel quadrante di Ricci Cubastro/Fornetto, ma anche chi vive in viale Marconi e Via Oderisi da Gubbio potrà così raggiungere a piedi la stazione”.

Roma Capitale sta inoltre lavorando alla riqualificazione di piazza Flavio Biondo, alla realizzazione del nuovo parcheggio da 450 posti auto di piazzale della Radio e al nuovo parco del Tevere di Marconi, che vedrà tra pochi giorni la completa apertura al pubblico con una nuova area giochi e fitness. In primavera, inoltre, seguiranno i lavori per l’ammodernamento del Ponte di Ferro.

“A questa lunga serie di interventi in corso se ne aggiungono altri  – ha concluso Veloccia – dal nuovo deposito dei tram presso l’area ferroviaria tra via Gianicolense e via Majorana, al bando di “Reinventing Cities” per il recupero della ex Miralanza su lungotevere Gassman. È inoltre in corso da parte di Eni la predisposizione di un progetto di riqualificazione e apertura dell’area archeologica di Pozzo Pantaleo, tra via Portuense e via della Magliana Antica. Parliamo, quindi, di un intenso e organico processo di trasformazione urbanistica dell’intero quadrante Marconi, con interventi sia pubblici e sia privati che, in questo primo anno di mandato, abbiamo sbloccato insieme ai due Municipi interessati e che contribuiscono a disegnare una nuova visione di questa parte di città”

 


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