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Ancora problemi sulla metro B, ancora una mattinata d’inferno per chi utilizza la seconda linea metropolitana della capitale per raggiungere il posto di lavoro o la scuola nell’orario di punta: martedì mattina la stazione Tiburtina, in particolare, è stata assalita da una folla di persone strette sulle banchine ad aspettare treni stracolmi di passeggeri che hanno superato i 10 minuti di attesa.

Situazioni che rappresentano ormai la normalità, alla quale in tanti si sono rassegnati. Eppure la situazione continua a peggiorare e, giorno dopo giorno, aumentano i disservizi e anche la gravità della questione. Perché prima della rassegnazione, c’è la disperazione di dover raggiungere il proprio posto di lavoro. E la disperazione si manifesta in liti, risse e spintoni. Il tutto in contesti di calca, che tolgono l’aria, in vagoni in cui spesso si trovano anche bambini e persone fragili.

“Stamane a Tiburtina treni ogni 9 minuti, che da verifiche non corrispondono mai, il sottoscritto era alla fermata alle 8.30 ed è riuscito a salire dopo ben 4 treni” ha commentato un pendolare.

Testimonianza che ricalca quella di un altro viaggiatore: “Tempi di attesa di 10 minuti, banchina e treni strapieni, non si riesce a salire e c’è da aspettare il prossimo treno, che passa dopo 7 minuti, ovviamente pieno. Si spinge, con bambini dentro, rabbia tra i passeggeri che litigano tra loro. Tutto per una frequenza che non è quella raccontata da Atac e dall’amministrazione comunale”.

Le foto, condivise anche sui social, testimoniano il caos in cui sprofonda la metro B nelle ore di punta: i passeggeri provano a salire sui treni in arrivo facendosi largo tra quelli già a bordo, si schiacciano contro le porte e spingono nel tentativo di ricavarsi uno spazio. E sulle banchine, come fatto notare da molti pendolari, la folla è pericolosamente vicina ai binari: “Quando vedo la gente stipata sulla banchina della metro B a Tiburtina direzione centro mi chiedo quale Dio esista che non faccia succedere tragedie – è un commento postato su Twitter poco prima delle 9 – Mancano 4 minuti e la quantità di pendolari è assurda”.

Che il servizio della metro B fosse in affanno da tempo è cosa ormai nota, anche se nelle ultime settimane la situazione sembra essere nettamente peggiorata. La causa principale va cercata nel piano di revisione che riguarda sia metro A sia metro B, e che ha costretto Atac e Roma Capitale a togliere dalla circolazione i treni che necessitano di manutenzione per poter circolare. Ogni convoglio resta fuori servizio per cinque mesi, e su linea A e linea B sono 51 i treni che vanno revisionati. Sulle linee B e B1, a inizio anno la disponibilità era di 21 treni, sette in meno rispetto a quelli in circolazione negli anni precedenti.

Due anni fa, ad aprile, 2021, Roma Servizi per la Mobilità ricordava che i treni in servizio sulla linea B-B1 erano 41, e che proprio per far fronte all’esecuzione delle manutenzioni, nell’arco di tre anni sarebbero dovuti entrare in servizio altri 23 convogli, di cui 12 nel 2022 e 11 nel 2024. A dicembre il Comune aveva effettivamente firmato un contratto con Hitachi Rail per la fornitura di di 30 nuovi treni da destinare alle linee metro A e B, 12 dei quali per la B, ma l’arrivo è previsto per dicembre 2024, con consegna entro 12 mesi.


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