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L’impatto del Qatargate aiuterà Roma in vista dell’Expo 2030? Lo spera Roberto Gualtieri, che ha sfruttato l’occasione per fare leva sullo scandalo scoppiato nel Parlamento Europeo e ha incassato anche l’appoggio della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. La Francia, infatti, si è schierata con Riad, capitale dell’Arabia Saudita e temutissima concorrente per l’assegnazione dell’Expo. Ma le cose potrebbero cambiare.

L’ondata di sequestri di denaro che ha riguardato, tra gli altri, l’ex Pd e l’eurodeputato Antonio Panzeri  indagato per corruzione insieme all’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, mette in imbarazzo più di un governo. E potrebbe cambiare gli equilibri all’interno degli Stati membri del BIE, il Bureau International des Expositions, dove si decidono le sorti in vista dell’edizione 2030. La Francia si era schierata con Riad, capitale dell’Arabia Saudita, ma non in maniera compatta.

“La sindaca di Parigi ha detto che non condivide la scelta del Governo francese sull’appoggio alla candidatura all’Expo 2030 di Riad – ha dichiarato Roberto Gualtieri, come riporta l’agenzia Dire – e ha detto che le sarebbe stato naturale appoggiare Roma. La ringrazio. Spero che dopo la vicenda Qatar il Governo francese sia particolarmente attento nella sua scelta”. Una provocazione garbata che potrebbe centrare l’obiettivo. “Ho inviato tutti ad una particolare attenzione e alla massima trasparenza  – ha proseguito – per le scelte di assegnazione di Expo. Questo scandalo drammatico ci dice che ci sono state corruzioni apparentemente singole ma ha anche mostrato le fragilità dei meccanismi decisionali su eventi che avvengono molto dopo rispetto ad azioni di lobby molto pressanti. Sollecito quindi tutti, anche le Istituzioni internazionali, a grandissimo rigore e attenzione su questo, come anche sugli aspetti legati ai diritti”.

D’altronde la partita per ottenere l’Expo tra meno di 8 anni vale 50 miliardi di euro, l’equivalente di 3-4 punti del Pil nazionale, come ricordava a fine novembre l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del comitato Roma Expo 2030. A febbraio 2023 gli ispettori del BIE, scelti tra gli Stati membri dell’organismo internazionale, visiteranno la Capitale. L’anno prossimo, a novembre, il voto decisivo.


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