I Carabinieri del Nas di Roma ed i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma – incaricati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri – hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo ai fini della confisca ‘per equivalente’ di beni immobili e denaro, per un importo di circa 10 milioni di euro, nei confronti di 8 persone fisiche – tra proprietari, amministratori e dirigenti medici – e di una società cui è riconducibile un noto centro diagnostico convenzionato con l’Asl, attivo in diverse realtà regionali, con sede principale a Grottaferrata ed accreditato presso il Servizio Sanitario Regionale, indagati per le ipotesi di reato di concorso in falso e truffa.
Le investigazioni, avviate dal Nas di Roma a ottobre 2017, traggono origine da una serie di verifiche condotte in collaborazione con personale dell’Asl presso strutture sanitarie private e si sono sviluppate attraverso numerose ispezioni, servizi di osservazione e attività di natura tecnica, nonché mirati accertamenti patrimoniali svolti congiuntamente alla Guardia di Finanza di Frascati, che hanno portato al sequestro di ingente documentazione sanitaria (oltre 7.000 cartelle cliniche).
Gli approfondimenti hanno evidenziato che, dal 2012 al 2019, gli indagati avevano falsamente attestato sulle cartelle cliniche dei numerosi pazienti dimessi dalla struttura sanitaria monitorata, l’avvenuta erogazione di prestazioni di tipo oncologico e urologico mai effettuate, ottenendo dalla Regione Lazio indebiti rimborsi.
ANSA.
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