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Nella giornata di ieri l’Università La Sapienza si è resa protagonista di un terribile momento che ha suscitato lo scalpore e lo stupore dei cittadini ma anche di alcuni personaggi della politica. Un evento che ha lasciato spazio ad interpretazioni diverse ed anche ricostruzioni non veritiere. Ma cerchiamo di capire cosa è successo tramite il racconto di uno studente della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza.

I FATTI

Alcuni studenti appartenenti al ramo politico di destra della Facoltà di Scienze Politiche hanno organizzato nella mattinata di martedì un convegno con il tema “Il Capitalismo – Il profilo nascosto del sistema”, invitando il giornalista Daniele Capezzone e l’esponente di Fratelli d’Italia Fabio Rosciani.

Il convegno si svolgeva, come racconta a RomaTg24 lo studente di Giurisprudenza, all’interno di un’aula della facoltà di Scienze Politiche mentre i manifestanti si trovavano nel cortile esterno. Per capire però quanto accaduto bisogna fare un passo indietro, torniamo a 10 giorni fa quando presso la facoltà di Giurisprudenza si teneva un convegno sul “Diritto di Famiglia”. In quella giornata lo stesso gruppo di manifestanti entrò con violenza nell’aula interrompendo il convegno al grido del fascismo e insultando tutti i presenti (ospiti compresi). Un atto estremo e violento che ha destato non poca preoccupazione. Ma torniamo a martedì, quando la celere inizia a posizionarsi dinnanzi l’ingresso dell’aula di Scienze Politiche proprio per tutelare gli ospiti invitati e per evitare possibili ripercussioni all’interno dell’Ateneo.

Come racconta il nostro testimone: “Le forze dell’ordine erano immobili a presidiare la zona”. Solo dopo una ventina di minuti i manifestanti hanno deciso di avanzare incalzando la celere: “Hanno iniziato a spingere, sputare ed insultare”. Solo a quel punto la celere ha potuto, rispettando quanto viene disposto dalla legge italiana, caricare la folla e cercare di far terminare la protesta anche tramite l’uso della forza. Continua poi lo studente di Giurisprudenza: “Il ragazzo che si vede dai video preso di peso dagli agenti si era reso protagonista di un gesto violento attaccando la celere con l’asta di una bandiera“. Il giovane poi è stato giustamente fermato ed identificato dagli agenti preposti.

RISULTATI

I dati al termine del violento evento che si è maturato presso l’Università La Sapienza hanno raccontato un totale di 9 feriti di cui 7 agenti e 2 manifestanti. Risultato in controtendenza rispetto a quello che viene raccontato tramite alcuni stralci di video pubblicati sui social.

Manifestare il dissenso è sempre legittimo e nessuno può impedirlo. Allo stesso tempo deve avvenire secondo il rispetto della legge italiana e consentendo a chiunque di esprimere il proprio pensiero. Non esistono idee dominanti ed idee dominate. Gli studenti che sono la fonte primaria di ciò che sarà il futuro di questo paese devono poter conoscere ed ascoltare ogni forma di pensiero, senza che questo venga prevaricato dall’atteggiamento “fascista” di chi invece non vuole che ci sia una visione diversa.


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