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Esplosioni sospette al largo dell’isola danese di Bornholm, nel mar Baltico, sulla cui natura circolano diverse ipotesi. Nella tensione generale che aleggia dopo le dichiarazioni di Vladimir Putin nel corso dell’ultima settimana, a destare sospetti sono state le perdite riportate, e non ancora accertate a pieno, dal gasdotto Nord Stream che collega l’Europa alla Russia.

Detonazione di tnt, un colpo di un sommergibile o l’azione di un drone? Sono le ipotesi al vaglio nel corso di queste ultime ore. Nulla di accertabile, appunto, perché le grandi perdite sui gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 stanno causando notevoli bolle marine di centinaia di metri in superficie, rendendo per il momento impossibile l’ispezione delle strutture.

La Russia ha già declinato sue eventuali responsabilità, definendo le illazioni che la riguardano ‘assurde’. Ferma la respinta della Casa Bianca al ping-pong di accuse.  Mosca ha avviato un’indagine per terrorismo internazionale ed ha ottenuto per domani una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’accaduto, mentre Svezia e Danimarca sono state incaricate di fornire tutte le informazioni in merito ai membri del Consiglio.


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