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Il maltempo continua a flagellare Roma, così la Protezione Civile ha deciso, emotivi di sicurezza di chiudere le Banchine del Tevere nelle prossime ore, per un probabile innalzamento del livello dell’acqua.

A tutela delle persone, i responsabili delle eventuali manifestazioni temporanee e le compagnie di navigazione dovranno sospendere ogni attività ricettiva e di imbarco dell’utenza. 

 

Più di duecento interventi a Roma e provincia

Eloquenti i numeri degli interventi effettuati dai vigili del fuoco a Roma e provincia. Duecento quelli effettuati tra il tardo pomeriggio del 13 giugno fino alle prime ore di ieri mattina. A cui poi si sono aggiunte decine di chiamate a partire dalle prime ore di mercoledì 14. Le squadre dei soccorritori hanno lavorato incessantemente affinché si ristabilisse la situazione – in seguito alle richieste pervenute alla sala operativa – dovute dal violento nubifragio che si è abbattuto su molte zone della città.

Risultati di un clima tropicale, con improvvise bombe d’acqua, raffiche di vento, una forte attività elettrica e grandinate sparse.

Questi fenomeni hanno recato disagi quali allagamenti di strade, di strutture abitative, diverse le segnalazioni per alberi e rami pericolanti, che hanno riguardato per lo più  il quadrante nord e quello sudest della città. Disagi non solo nella Capitale ma anche in provincia nelle zone a ridosso della via Tiburtina, Prenestina e tutta l’area dei Castelli Romani.

A farne le spese automobilisti, scooteristi e cittadini, alle prese con corsi d’acqua da guadare e scarpe e abiti bagnati.


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