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Flussi turistici in aumento, ma negli hotel di Roma manca la forza lavoro spaventata da precarietà e incertezza. La città punta sui grandi eventi per rilanciare il settore. I turisti aumentano, ma il mercato del lavoro stenta ancora a superare lo shock Covid. E’ emerso dallo studio dei dati relativo all’andamento sui flussi turistici del 2022 a Roma e all’occupazione nel settore pre e post pandemia. Report presentato dall’Ente Bilaterale Turismo del Lazio. 

I flussi di turisti nella Capitale

Da gennaio a ottobre 2022, negli esercizi ricettivi di Roma Capitale gli arrivi complessivi sono stati 12.146.139 e le presenze 27.712.808. “Una crescita esponenziale rispetto al 2021, che – sottolineano dall’Ente – non raggiunge ancora i risultati prepandemici del 2019. Il recupero quì è del 74,79% per gli arrivi e del 70,83% per le presenze”. La domanda italiana ha registrato 6.110.233 arrivi e 13.153.556 presenze. La domanda estera 6.035.906 arrivi e 14.559.252 presenze. Una prima proiezione sui dati di chiusura di fine 2022 indica che Roma Capitale chiuderà l’anno turistico con circa 15.000.000 di arrivi e circa 34.460.000 presenze. Un recupero, rispetto al 2019, del 77,00% degli arrivi e del 74,00% delle presenze, in miglioramento rispetto ai primi dieci mesi dell’anno. 

Negli hotel il 77% dei contratti è a tempo determinato

I contratti a tempo determinato arrivano al 71,7% del totale in Italia e al 77,5% nel Lazio. Dal punto di vista di genere cresce la domanda di lavoratrici donne, sia a livello nazionale (+ 6,1% rispetto al 2019) che nel Lazio (34.000, + 9,6% rispetto al 2019). In crescita anche i lavoratori tra i 18 e i 24 anni, (+ 10,7% rispetto al 2019 a livello nazionale). Il rapporto tra lavoratori italiani e stranieri, però,  vede i primi rappresentare quasi l’80% della domanda.

Forza lavoro cercasi

“E’ ormai di dominio pubblico che si fatica a trovare figure professionali ed è necessario analizzare a fondo le cause per poter individuare le azioni correttive. Il Covid – ha detto il presidente dell’EBTL, Tommaso Tanzilli – ha fatto percepire il turismo come un settore a rischio in quanto colpito per primo e nell’ immediato dalle chiusure a cui va aggiunto il ritardo del meccanismo della cassa integrazione e la stagionalità. Ora dobbiamo invertire la tendenza, è necessario un cambiamento culturale da stimolare soprattutto nei confronti di giovani e famiglie perché non solo è passato il rischio ma il turismo è il settore economico che crescerà maggiormente nei prossimi anni, come testimoniano le previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo”.

Licenziamenti negli hotel di lusso

Una crisi, quella del turismo a Roma, che si è lasciata alle spalle centinaia di licenziamenti. Le procedure celebri, quelle che hanno riguardato hotel noti e di lusso, si sono chiuse tutte con mancati accordi. Così sono stati confermati i 164 licenziamenti dello Sheraton e i 47 del Majestic, a questi si sommano quelli di Cicerone, Ambasciatori Palace e Victoria. Oltre 340 le persone coinvolte e che in larga parte vedranno le strutture chiuse dal lockdown riaprire, dopo ristrutturazioni e pure cessioni, senza di loro. Non sarà così solo per i lavoratori del Grand Hotel de la Minerve: la proprietà, pur in assenza di strumenti conservativi e a struttura chiusa per ristrutturazione, ha garantito 4 anni di diritto alla riassunzione per tutti i dipendenti, alle stesse condizioni normative ed economiche.

A Roma 100 hotel non riapriranno. Ecco perché

Circa 100 invece gli hotel di Roma che non riapriranno: come raccontato in uno dei Dossier di RomaToday, sono quelli che non hanno avuto i mezzi per resistere ad una crisi così acuta. Sferzati dalle chiusure forzate e senza possibilità di rialzarsi con all’orizzonte un caro bollette che rischia addirittura, dopo il periodo natalizio, di far vivere alla Capitale una serrata invernale degli alberghi. D’altronde, nonostante i flussi turistici siano notevolmente risaliti, “per molte imprese del turismo – ha aggiunto il presidente Tanzilli – la chiusura dell’anno sarà comunque negativa a causa dei primi tre mesi del 2022 caratterizzati da chiusure e restrizioni”.

Mega eventi per attirare i turisti

Dovranno essere, come già stato in occasione concerti ed eventi sportivi di ampio respiro, le grandi manifestazioni a fare da traino. “Roma è l’unica metropoli europea, insieme a Parigi, con parametri positivi nel 2022 sia nelle presenze turistiche sia nell’indice di redditività per camera rispetto al 2019. Il turismo è il settore trainante dell’economia cittadina, in crescita nel periodo maggio-agosto secondo l’analisi del Centro Studi di Banca Italia. Dopo anni – ha detto l’assessore capitolino a Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport, Alessandro Onorato – siamo finalmente tornati la prima città italiana per biglietti venduti nei concerti live: 2 milioni in tutto, 500mila in più di Milano. Tutti dati positivi, che sono il frutto di una pianificazione che per troppo tempo è mancata. Abbiamo sostituito i no preconcetti delle precedenti amministrazioni con una visione e un utilizzo in chiave moderna del patrimonio storico e monumentale, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela e di valorizzazione”. Agli appuntamenti già confermati per il prossimo anno si aggiungeranno la Ryder Cup e l’arrivo del Giro d’Italia. E la sfida per il Giubileo 2025 è già partita.


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