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(ANSA) – La ripresa del turismo, dopo gli anni del Covid, interessa anche il settore dei pellegrinaggi.

E dopo i primi viaggi nelle destinazioni ‘classiche’ dei luoghi di fede, dalla Terra Santa a Lourdes, da Fatima a Santiago de Compostela, l’Opera Romana Pellegrinaggi ha deciso di ripristinare anche gli itinerari in Turchia partendo dalle mete che secondo la tradizione furono i luoghi da cui partì la fede cristiana: Antiochia, Seleucia, Tarso e chiaramente Istanbul, l’antica Costantinopoli.

“Questi itinerari vanni ripristinati. Il blocco del Covid aveva tagliato fuori tutte queste destinazioni”, spiega mons. Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Roma Pellegrinaggi. La ripresa dei viaggi di fede è cominciata infatti dalle destinazioni ‘classiche’, come Terra Santa, Lourdes, Fatima ma anche la stessa Turchia per quegli itinerari più conosciuti, come Istanbul e Cappadocia. Ora si torna con il percorso che parte da Antiochia, oggi chiamata Hatay, nella punta sud-est del Paese, distante dalla siriana Aleppo un centinaio di chilometri, mentre ce ne vogliono oltre un migliaio per la stessa Istanbul.

 “Il pellegrinaggio è andare nei luoghi dove la Chiesa è nata e dove sono avvenuti gli avvenimenti della storia della Chiesa. Questo – sottolinea mons. Chiavarini riferendosi ad Antiochia – è un luogo troppo importante. Antiochia è nel cuore nella vita della Bibbia e del Nuovo testamento. E’ qui che per la prima volta i discepoli di Cristo furono chiamati ‘cristiani’. Dopo Gerusalemme, dove tutto avviene, il centro passa ad Antiochia.
Qui partirono tutte le spedizioni missionarie di Paolo. Anche Pietro da Gerusalemme passa da Antiochia dove è vescovo, ovvero il responsabile, di questa Chiesa e poi da Antiochia va a Roma. Anche questo dunque è un luogo petrino, esattamente come Roma”, conclude l’ad dell’ente della diocesi di Roma che organizza pellegrinaggi. Qui si trova infatti la prima chiesa, in una caverna delle montagne, dove secondo la tradizione il primo Papa, Pietro, ha celebrato. Per quanto riguarda invece San Paolo, tracce del suo passaggio sono non solo ad Hatay, ma anche a Seleucia (oggi Samandag), il porto da cui partiva per le sue missioni, e la vicina Tarso dove è nato.


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